INTERVISTA AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO GLI EROGATORI CHE MANDANO IN BESTIA I PASSEGGERI
«Biglietti metro, tutti i distributori
riparati entro inizio ottobre»
Ratto (UnicoCampania): «Però le emettitrici di ticket nelle stazioni non possiamo ancora sostituirle, costano troppo»
NAPOLI - I napoletani hanno difficoltà a fare il biglietto per treni e funicolari. Ma non perché sono portoghesi (va bene un pochino, in percentuale molto residuale). Più semplicemente perché si trovano sovente davanti a distributori rotti ed emettitrici «ottuse» che non danno resto, impedendo l’acquisto del ticket nelle ore serali quando le rivendite sono chiuse. Sul fronte acquisto biglietti - che manda in bestia turisti e pendolari - qualcosa finalmente si muove dopo una valanga di lamentele da parte dell’utenza e diverse denunce dei media. Facciamo il punto con Gaetano Ratto, da pochi mesi presidente di UnicoCampania, consorzio che raggruppa le più importanti aziende di trasporto (tra cui Eav, Anm, Cstp, Air Avellino, Amts Benevento, Sita, Cti Ati Avellino).
Presidente Ratto, cos’è cambiato dal primo settembre,data clou che lei aveva indicato 4 mesi fa al Corriere?
«È cambiato che dopo un’attenta ricognizione su tutti i distributori e le emettitrici di biglietti (i primi sono dislocati al di fuori delle fermate, le seconde sono interne alle stazioni, ndr), abbiamo un quadro più chiaro».
State sostituendo i tanti impianti malfunzionanti?
«In realtà bisogna distinguere. Visto il carico di spesa notevole, per le emettitrici (il cui costo può variare da 10 a 20mila euro,ndr) non è stata ancora prevista una gara per sostituirle, nonostante siano impianti più vecchi. Stiamo invece riparando i distributori attraverso la società Ipm Edge nata da una costola di una precedente appaltataria purtroppo fallita».
Quanti ne avete riparati/sostituiti?
«Ve ne sono 79 su Napoli. Di questi 41 sono in funzione e 38 fuori uso. Quelli fuori uso li stiamo rimettendo in sesto. Siamo a metà dell’opera, considerando le difficoltà della Ipm di operare in agosto per le ferie del personale e per reperire pezzi di ricambio. Tra un paio di settimane dovrebbero essere tutti funzionanti».
A volte i distributori non sono posizionati nei pressi delle stazioni. Un’altra follia.
«Vero. Infatti stiamo pensando di ricollocarne diversi in luoghi più funzionali».
A snervare l’utenza però sono soprattutto le emettitrici, che a differenza dei distributori non erogano biglietto se non si immettono 1,30 euro precisi, e non danno resto. Come la mettiamo?
«Purtroppo, come detto, ad oggi non possono ancora essere sostituite. Però nelle stazioni dal flusso di passeggeri più consistente, come Rione Alto-zona ospedaliera, affiancheremo un distributore alle emettitrici».
Quando avverrà questo «affiancamento»?
«La proposta è stata avanzata ad Anm ed Eav (proprietarie delle stazioni) e la risposta è stata positiva. Sono in corso verifiche tecniche sull’alimentazione elettrica degli impianti. Dopodiché entro il 31 ottobre sarà tutto ultimato, sia al Rione Alto che in altre stazioni nevralgiche della metropolitana. Sussiste però un altro problema...».
Quale?
«Il primo gennaio 2015 entra in vigore il nuovo sistema tariffario. Per intenderci, con i biglietti per singola corsa accanto a quelli integrati. Ciò comporterà un nuovo adeguamento dei distributori attuali».
Incrociamo le dita.
«Stiamo davvero, e l’utenza potrà constatarlo, lavorando per migliorare le tante disfunzioni di questo comparto che, devo dirlo, non è stato in passato presidiato al meglio. La macchina operativa si è mossa e i miglioramenti già alla fine di settembre saranno facilmente riscontrabili».